Attilio Miglioli

30 luglio 2021
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Cosa significa UniAbita per me.
Domandina semplice semplice ma dal mio punto di vista, non solo concreto ma anche e forse soprattutto sentimentale, risposta un pochino complessa.
Un proverbio recita: l’unione fa la forza. E’ questa l’origine, oltre 170 anni fa, della nascita del movimento cooperativo, e quindi delle cooperative, in tutte le sue varianti socio-economiche: l’obiettivo inziale era la soddisfazione di alcuni bisogni primari.
Oltre a quello per me vanno abbinati, in modo inscindibile, altri due aspetti: la solidarietà e l’altruismo.
Venendo ora a UniAbita, tutte e tre queste caratteristiche le ha radicate nella sua essenza, o meglio come si usa dire ora, sono nel suo DNA e la sua storia di 117 anni di attività costante lo dimostra.
E’ la cooperativa di abitanti più grande d’Italia, economicamente molto solida, che garantisce una casa, in “affitto”, a oltre 3000 famiglie socie del territorio di Cinisello B.mo, Sesto San Giovanni, Milano e Monza. E questo per quanto riguarda l’oggetto principale della sua ragione di esistenza: soddisfare il bisogno primario di una abitazione a chi ne ha la necessità.
In merito alla solidarietà e all’altruismo UniAbita non si comporta solo come un soggetto economico: ti do la casa e tu paghi la pigione e basta. Su una famiglia abitante si viene a trovare in difficoltà per motivi indipendenti dalla sua volontà, quindi non solo in questo anno 2020, ha trovato sempre comprensione e aiuto, in una parola la solidarietà del corpo sociale.
Fin qui mi sono limitato all’argomento casa, ma UniAbita nel corso degli anni ha anche molto operato nel sociale e non solo nei riguardi dei propri soci ma anche della cittadinanza in generale. Infatti è stata promotrice e realizzatrice, inizialmente insieme a Coop Lombardia e poi con altre cooperative di Cinisello, del Consorzio e della Residenza del Sole, del Circolo Auprema per promuovere sport e cultura, della Fondazione Auprema Onlus per aiutare l’integrazione sociale sul territorio e popolazioni in via di sviluppo.
Concludo questa carrellata dicendo che sono molto orgoglioso di aver potuto contribuire, ovviamente insieme a tantissimi altri, alla realizzazione di quella che adesso è UniAbita e sono molto felice che ora alla guida ci sia un gruppo di soci, la maggior parte giovani, che stanno dirigendo la Cooperativa con competenza e capacità, continuando a mantenere i valori e gli scopi sociali della sua origine